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Alimentazione e nutrizione nei malati Sla

Abbiamo parlato con la Dott.ssa Gabriella Bosco, medico chirurgo specialista in Scienza dell’Alimentazione, di alimentazione e nutrizione. Per i malati di Sla, è molto importante alimentarsi adeguatamente, soprattutto se sono portatori di PEG. Dell’intervento di installazione della PEG abbiamo parlato con il Dott. Tommaso Ceci e puoi approfondire l’argomento cliccando qui

Quali sono gli aspetti fondamentali dell’alimentazione di un paziente Sla?

La Dott.ssa Bosco, che nella sua carriera si è occupata anche di assistenza domestica, sottolinea l’importanza di una corretta gestione familiare. Infatti, soprattutto nel caso dei malati Sla, l’osservazione dal parte di caregiver e familiari è fondamentale per un corretto trattamento del paziente. Bisogna quindi riferire quali difficoltà si presentano con il decorso della malattia, in particolare per quanto riguarda la disfagia. Si cerca di nutrire il paziente il più possibile tramite il cavo orale, quando questo non è più possibile si ricorre ai preparati artificiali. Molto spesso la principale preoccupazione dei pazienti e dei loro familiari è la presenza di conservanti nei preparati, la dottoressa Bosco ha espresso il suo parere, approfondito questo argomento, e risposto ad altre domande molto utili, nel corso dell’intervista che è possibile ascoltare nel nostro canale YouTube cliccando qui.

Quale alimentazione e nutrizione scegliere? 

Soprattutto nel caso di pazienti che hanno la PEG è importante scegliere un’alimentazione e nutrizione adeguate al presidio che il paziente possiede. Come spiega la Dottoressa, i preparati che vengono somministrati hanno già tutti i nutrienti necessari al fabbisogno del paziente. La dottoressa però consiglia la somministrazione aggiuntiva di probiotici che consentano una buona cura del microbiota e quindi una migliore evacuazione. In definitiva, sottolinea la dottoressa, un aspetto da considerare è la posizione in cui si somministra la nutrizione, che deve essere di 30-40 gradi e deve essere mantenuta per circa un’ora, per evitare il ristagno gastrico.

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