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Mondo SLA – TESTAMENTO BIOLOGICO E DAT – puntata del 3 luglio

 

 

Testamento biologico e DAT

LAssociazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello all’assistenza personale autogestita, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione. È stata fondata nel 2002 da Luca Coscioni, leader Radicale e docente universitario, malato di Sla. L’Associazione negli anni ha promosso azioni a livello nazionale, come il referendum del 2005 per abrogare la Legge 40 sulla “procreazione medicalmente assistita” o le proposte di legge d’iniziativa popolare per la legalizzazione dell’eutanasia.

L’Associazione non si occupa di assistenza, bensì promuove l’iniziativa di disabili e malati, rendendoli protagonisti della vita politica. Luca Coscioni muore il 20 febbraio 2006. Muore soffocato perché non vuole la tracheotomia, rifiuta di continuare a vivere attaccato ad una macchina. Dimostra così che nonostante la malattia è ancora un uomo libero in grado di scegliere. Luca Coscioni ha vissuto trentanove anni. Ventinove da sano e dieci da malato. Non una malattia qualunque, ma la sclerosi laterale amiotrofica. Da vivo ha dimostrato che si può parlare essendo muti

DAT e la terapia del dolore

Grazie all’Associazione Luca Coscioni, il 14 dicembre 2017 in Italia è stata approvata la legge che dà valore legale al testamento biologico. Essa spiega come il medico è tenuto a rispettare la volontà espressa dal paziente di rifiutare il trattamento sanitario o di rinunciare al medesimo e, in conseguenza di ciò, è esente da responsabilità civile o penale. Nell’articolo 2 viene introdotta la “Terapia del dolore, il divieto di ostinazione irragionevole nelle cure e dignità nella fase finale della vita”. Viene quindi specificato come il medico deve adoperarsi per alleviarne le sofferenze, anche in caso di rifiuto o di revoca del consenso al trattamento sanitario indicato dal medico. Anche in caso di imminenza di morte, il medico deve astenersi da ogni ostinazione irragionevole nella somministrazione delle cure e del ricorso a trattamenti inutili o sproporzionati.

Gli strumenti di attuazione del testamento biologico sono le DAT, ovvero le disposizioni anticipate di trattamento. Ogni persona maggiorenne capace di intendere e di volere, in previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, può esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari; nonché il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari. Egli indica una persona di sua fiducia (fiduciario) che ne faccia le veci e la rappresenti nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie. Ilconsenso informatoè quindi il presupposto delle DAT. Il paziente ha diritto a “conoscere le proprie condizioni di salute e di essere informato in modo completo, aggiornato e comprensibile” per quanto riguarda diagnosi, prognosi, benefici e rischi degli esami medici.

Testamento biologico, eutanasia e suicidio assistito

Il testamento biologico presenta profonde differenze con eutanasia e suicidio assistito. Il termine eutanasia deriva dal greco e letteralmente significa “buona morte”. Con tale espressione si intende l’azione con cui si procura intenzionalmente e nel suo interesse la morte di un individuo la cui qualità della vita sia permanentemente compromessa da una malattia irreversibile. Si tratta generalmente di malati terminali. La terapia del dolore, le cure palliative e il rifiuto dell’accanimento terapeutico non sono considerate eutanasia.

Per quanto riguarda il suicidio assistito, si tratta dell’aiuto medico fornito ad un soggetto che ha deciso di morire tramite suicidio. In questa situazione, l’individuo è affiancato da un medico il cui compito è quello di prescrivere e fornire i farmaci che provocheranno la morte del paziente. Esso differisce dall’eutanasia per il fatto che l’atto finale di togliersi la vita, somministrandosi le sostanze necessarie in modo autonomo e volontario, è compiuto interamente dal soggetto stesso e non da terzi, i quali si occupano di assistere la persona per gli altri aspetti quali il ricovero, la preparazione delle sostanze e la gestione legale post mortemSi tratta, in particolare, della modalità scelta da Dj Fabo nel 2017.

Mondo Sla, testamento biologico e DAT con il Dott. Dario Antonacci

In questo nono appuntamento Radio ISAV affronta gli argomenti odierni ospitando il Dott. Dario Antonacci, Giurista e Cultore della Materia in Diritto Notarile nell’Università degli Studi di Bologna. “La norma che introduce il testamento biologico rappresenta una rivoluzione, non solo dal punto di vista giuridico ma anche da quello culturale” afferma il Dottore. “Viene finalmente conferito all’individuo il principio ora per allora, ovvero la possibilità di scegliere oggi per un evento futuro ed eventuale.”

La trasmissione è sempre riascoltabile in Podcast su Radio ISAV (Sezione Podcast – Mondo Sla) o rivederla su Youtube canale Radio ISAV – playlist Mondo Sla. Nelle registrazioni è possibile ascoltare anche le domande fatte in diretta da tutti i pazienti Sla che hanno interagito.

Mondo Sla, il primo programma di approfondimento in Italia sulla Sla, è offerto dall’azienda Vitalaire e Medicasa.

 

 

 

 

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