Flavio Farris vive in Finale Emilia, in provincia di Modena, oggi ha 46 anni, ha avuto la diagnosi di SLA all’età di 32 anni. Dopo la morte della madre è rimasto solo e oggi vive con 3 badanti.

La lotta per l’indipendenza

Flavio ha una storia difficile. Riceva la diagnosi a soli 32 anni. Poco dopo la madre muore e il padre lo lascia solo, Flavio rimane abbandonato a sé stesso. Si sottopone a tracheo e PEG, ma nel 2018 è costretto a lasciare la sua casa e trasferirsi in una RSA, ma lui non vuole restare lì.

In quel periodo incontra online Marina Mercurio, che oggi è la sua ADS (Assistente di sostegno). Flavio le chiede di aiutarlo ad uscire dalla RSA, ma la situazione non è semplice. Marina non è una familiare, e vive in Lombardia. La prima cosa che serve è farsi nominare amministratrice e procuratrice di Flavio, in modo da poter prendere decisioni importanti per lui. Marina affronta numerose spese per aiutare Flavio.

La raccolta fondi su GoFundMe

Finalmente, nell’aprile 2019 Flavio riesce a tornare a casa , anche grazie all’aiuto degli assistenti sociali e sanitari. Oggi Flavio vive con 3 badanti, una che lo accudisce h24, una che lo aiuta 24 ore a settimana  e una 9 ore. Ha attivato l’ADI e usufruisce di un canone di affitto agevolato. Tuttavia gestire tutto questo con le sue sole entrate non è semplice. In Emilia ci sono aiuti economici ma non sono sufficienti. La storia di Flavio, raccontata dalla sua ADS Marina è stata recentemente condivisa nella rubrica “Mondo SLA“, curata da Lorenzo D’Andrea, che va in onda ogni sabato alle 11:00 su Radio ISAV.

Durante l’intervista Marina e Flavio ci hanno raccontato della raccolta fondi che hanno deciso di aprire su GO FUND ME. L’obiettivo è arrivare a 35 mila euro, per garantire una sicurezza finanziaria per gestire le spese delle badanti. Oggi hanno raccolto oltre 15mila euro di cui 6200 solo tramite il sito. Se anche tu vuoi contribuire visita la piattaforma (cliccando qui). Le donazioni sono libere.

 

Se sei un paziente SLA, o un familiare, ti invito a contattarci per raccontarci la tua storia e farla arrivare a quante più persone possibili, per sensibilizzare su questa patologia tanto aggressiva quanto poco conosciuta! Vi invitiamo inoltre a visitare il nostro sito (clicca qui) per leggere altre storie come questa!

Contatti: cellulare: 371 481 4966 / email: radioisav@gmail.com / instagram: @radioisav

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