La possibilità di ottenere o rinnovare la patente di guida in presenza di gravi patologie come la SLA è regolata da norme ben precise. Infatti, sappiamo quanto le malattie neurodegenerative possano incidere in modo rilevante sulle capacità motorie, tanto da poter compromettere la guida sicura di un veicolo. Per questo, il codice della strada prevede un iter ben definito per valutare l’idoneità alla guida, al fine di garantire la sicurezza del conducente e di tutti gli utenti della strada.
Idoneità alla patente di guida: cosa prevede il codice della strada?
Precisamente, l’articolo 119 del Codice della strada, clicca qui, indica l’elenco specifico delle patologie che compromettono l’idoneità alla guida. Le malattie neurologiche, tra cui la SLA, rientrano in questo elenco. Vista la severità e l’impatto che la malattia ha sulla vita dei pazienti, vi è l’obbligo di una valutazione più approfondita dell’idoneità alla guida, rispetto alla normale visita medica effettuata dal medico di base o dal medico certificatore. In questi casi, il conducente è sottoposto alla visita da parte della Commissione Medica Locale (CML). Tale commissione, istituita della ASL di competenza, è composta da 3 medici affiancati da specialisti in base alla patologia da valutare. Il suo compito è di esprimere un giudizio tecnico sull’idoneità psicofisica del conducente, basandosi sulla gravità e l’evoluzione della malattia. Ovviamente per una giusta valutazione, la commissione medica locale si attiene a criteri ben specifici, indicati nel relativo regolamento di attuazione (DPR 495/1992).
Ad esempio, nel caso di patologie neuromuscolari come la SLA, il regolamento definisce i criteri di valutazione per l’impatto dei sintomi sulla capacità di guida, come tempi di reazione, coordinazione motoria degli arti superiori e/o inferiori, capacità di attenzione e concentrazione e forza muscolare.
Durante la visita, la commissione valuta dettagliatamente l’idoneità psicofisica, prestando attenzione alla situazione clinica complessiva. Inoltre, valuta tutta la documentazione specialistica presentata. In alcuni casi, per approfondire il quadro clinico, si richiedono ulteriori accertamenti clinici o strumentali.
Nei casi in cui la commissione dubita circa l’idoneità del conducente, può richiedere anche una prova pratica di guida su un veicolo adattato alle sue esigenze. Di conseguenza, la prova servirà a verificare concretamente la capacità di guida del conducente con gli adattamenti previsti.
Cosa fare quando la malattia insorge durante la validità della patente?
La diagnosi di una patologia invalidante come la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), scopri qui, può avere conseguenze sulla possibilità di guidare in sicurezza. Per questo è fondamentale conoscere tutti i passaggi necessari per non rischiare sanzioni o mettere a rischio la propria e l’ altrui incolumità.
Più precisamente, se la malattia viene diagnosticata mentre la patente di guida è ancora valida, il conducente ha l’obbligo di comunicare la sua condizione clinica in maniera tempestiva alla Motorizzazione. Allo stesso tempo si consiglia di non mettersi alla guida finché non avviene l’accertamento dei requisiti psicofisici.
La comunicazione deve essere fatta direttamente dal conducente oppure dalle autorità sanitarie che hanno accertato la malattia come il medico curante o le strutture ospedaliere. Successivamente, dopo la segnalazione, la Motorizzazione predispone la sospensione della patente, invitando il conducente a sottoporsi alla visita con la Commissione medica locale.
Cosa fare quando invece manca poco al rinnovo della patente?
Quando la patologia viene diagnosticata e manca poco alla scadenza della patente, si consiglia di programmare per tempo la visita in commissione, evitando di ritrovarsi con il documento scaduto e non rinnovabile. Allo stesso tempo si devono considerare i lunghi tempi di attesa, variabili in base alla disponibilità della commissione e al numero di richieste. Tuttavia, anche in questo caso, il conducente deve sospendere in maniera preventiva la guida, fino all’esito della visita.
Per la visita presso la CML, solitamente è richiesta la presentazione della seguente documentazione:
- Documento di identità in corso di validità;
- Patente di guida valida o in scadenza;
- Documentazione sanitaria con i certificati medici relativi alla patologia da valutare;
- Ricevuta di pagamento delle spese di segreteria (se previste).
Quale può essere l’esito della Commissione medica locale?
A seguito della visita, la commissione esprime il suo giudizio. Più precisamente, gli specialisti possono prendere tre diverse decisioni:
- la commissione definisce la patologia compatibile con la guida sicura. In questo caso la sospensione della patente viene revocata e il conducente può tornare a guidare regolarmente fino alla scadenza della patente. Al momento del rinnovo, dovrà però presentare la documentazione medica aggiornata;
- la commissione considera la patologia parzialmente compatibile. Anche qui la sospensione è revocata ma con alcune prescrizioni o limitazioni. Ad esempio, vengono inseriti l’obbligo di revisioni più frequenti, limitazioni di velocità o adattamenti al veicolo. Condizioni che devono essere rispettate fino al rinnovo;
- la commissione conferma l’incompatibilità con la guida. In questo caso la sospensione della patente è confermata e il conducente non può guidare. Soprattutto con patologie permanenti, la patente può essere revocata in maniera definitiva.