Parcheggi per disabili, cosa prevede la normativa

Trovare parcheggio in città è sempre un compito arduo. Lo è ancora di più per le persone disabili che oltre ad avere difficoltà nella ricerca molto spesso hanno riservati dei posti poco agevoli e comodi. In realtà questi posti dovrebbero essere privi di barriere architettoniche. Ma come si possono ottenere? Le persone disabili in possesso di contrassegno invalidi hanno diritto a parcheggi riservati. Questo diritto viene esteso, ovviamente, ai loro accompagnatori o assistenti. Tuttavia, quest’ultimi potranno utilizzare i parcheggi riservati solamente in presenza del disabile.

Spazi di sosta riservati ai disabili 

La normativa prende in considerazione le difficoltà di spostamento delle persone con disabilità e contribuisce all’integrazione sociale. Per questo dispone che siano diverse le aree dedicate al parcheggi di mezzi in uso a disabili:

  • gli spazi delimitati da strisce gialle riservati (a meno che questi non abbiano dei titolari);
  • i parcheggi a strisce blu (gratuitamente e senza limiti di orario);
  • i parcheggi a tempo determinato (senza dover esporre il disco orario);
  • le zone di sosta vietata o limitata (purché il veicolo non rappresenti un intralcio alla circolazione)

Inoltre, con il documento è possibile accedere alle aree ZTL, ZSL, ZTC e APU (solo quando l’accesso è permesso a categorie di veicoli per servizi di trasporto di pubblica utilità). È possibile approfondire il corretto utilizzo del contrassegno disabili consultando il sito dell’ACI.

Parcheggi ad personam. Cosa sono e chi può richiederli?

La normativa consente, oltre alle forme di parcheggio già descritte, la possibilità di richiedere un parcheggio personalizzato. Nello specifico può essere richiesto nei pressi della propria abitazione e/o luogo di lavoro. Il cosiddetto parcheggio ad personam è un’agevolazione supplementare che va richiesta dopo aver ottenuto il contrassegno invalidi ed è possibile avviare la pratica presso il Comune di appartenenza. 

Per ottenere il parcheggio personalizzato, la persona dovrà presentare domanda apposita allegando il certificato di proprietà del veicolo e di invalidità permanente del richiedente. Il sindaco, tramite ordinanza, assegna a titolo gratuito un adeguato spazio di sosta. Questo è individuato da apposita segnaletica che riporta gli estremi del contrassegno invalidi rilasciato al soggetto autorizzato a usufruirne.

I tempi per la concessione possono variare da comune a comune.

Il parcheggio può essere concesso a prescindere che il richiedente abbia la patente o sia in grado di guidare l’auto. L’importante è che l’auto venga utilizzata principalmente per le esigenze dell’invalido. Del resto è altamente probabile che una persona con grave invalidità fisica non possa guidare in autonomia e abbia di conseguenza bisogno di accompagnamento e assistenza. Inoltre, può essere assegnato anche a persone che sono alle prese con una riduzione temporanea della capacità di deambulazione, ovviamente fino all’avvenuta guarigione.

Affinché la domanda sia approvata è necessario che:

  • il richiedente risieda o lavori in un’area urbana ad alta densità di traffico veicolare.
  • vi sia in zona carenza di stalli di sosta.
  • né il richiedente né un suo familiare convivente dispongano di un box o posto auto dal quale possano facilmente raggiungere l’abitazione o l’ufficio.
  • nella zona non ci siano già molti parcheggi riservati ai disabili.

In caso di decesso del titolare, o nel caso di trasferimento di residenza, occorre darne comunicazione scritta allo stesso ufficio che lo ha rilasciato.

Sanzioni per chi occupa i posteggi per disabili 

Il parcheggio per disabili rappresenta un segno di civiltà, perché le persone con seri problemi di mobilità fisica vanno aiutate e agevolate il più possibile, compatibilmente con le esigenze dell’intera comunità. 

Per coloro che occupano in modo illecito i posti per gli invalidi è prevista una sanzione amministrativa da 87 a 344 euro per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote, e da 168 a 672 euro per i restanti veicoli. Inoltre è prevista anche la decurtazione di quattro punti dalla patente. Invece, chi occupa un parcheggio disabili ad personam, commette anche il reato di violenza privata che prevede la reclusione fino a 4 anni.

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