I lavoratori disabili o che prestano assistenza a disabili hanno diritto al versamento dei cosiddetti contributi figurativi. Questi contributi vengono accreditati dall’INPS su richiesta del lavoratore mediante domanda.
Molti malati di SLA oppure i familiari che si occupano di loro, fanno molta fatica a proseguire l’attività lavorativa dopo la diagnosi. Per questo è bene valutare il prepensionamento e sapere che hanno diritto al versamento di questo particolare genere di contributi. Scopriamo insieme cosa sono, come fare domanda e quali sono i criteri per l’applicazione.
Cosa sono i contributi figurativi?
I contributi figurativi sono contributi ‘fittizi’, ovvero non versati né dal datore di lavoro né dal lavoratore. Vengono accreditati gratuitamente dall’INPS sul conto assicurativo del lavoratore. Si differenziano dai contributi da riscatto (che coprono altri periodi: corso legale di laurea, lavoro all’estero ecc.) i quali sono, invece, a carico del lavoratore.
La domanda di accredito dei contributi figurativi può essere presentata alla sede INPS in qualsiasi momento. Non è previsto un modulo specifico: è sufficiente una richiesta in carta semplice. È importante specificare con chiarezza per quali periodi si chiede l’accredito. Se la domanda viene fatta contestualmente alla richiesta di pensione è sufficiente compilare gli appositi riquadri inseriti nei moduli della specifica domanda.
In caso di mancato accoglimento della domanda, è possibile presentare ricorso al Fondo pensioni lavoratori dipendenti, presso la Direzione Generale dell’INPS.
Nello specifico i contributi figurativi riguardano periodi in cui si è verificata un’interruzione o una riduzione dell’attività lavorativa. Tali periodi non dipendono dalla volontà del lavoratore o riguardano situazioni degne di tutela sociale. Ci sono diverse condizioni che danno diritto a tali contributi. Tra le varie essere titolari di assegno di invalidità o essere familiari di un soggetto disabile a cui si presta assistenza.
Contributi per titolari di invalidità superiore al 74%. Come presentare la domanda
La contribuzione figurativa per i lavoratori titolari di assegno di invalidità, è utile solo per il raggiungimento del diritto alla pensione.
I lavoratori con invalidità riconosciuta superiore al 74% hanno diritto all’accredito di due mesi di contribuzione figurativa per ogni anno di lavoro effettivamente svolto fino ad un massimo di cinque anni.
Il beneficio è riconosciuto esclusivamente per i periodi di attività lavorativa svolti dopo l’accertamento dell’invalidità. Inoltre, la maggiorazione contributiva deve essere determinante per il raggiungimento del diritto alla pensione. Per i periodi inferiori all’anno il beneficio è riconosciuto in misura proporzionale.
Sono esclusi da questo beneficio i titolari di pensione o di assegno di invalidità a carico dell’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti (AGO); delle gestioni dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, mezzadri e coloni); dei fondi sostitutivi (elettrici, volo ecc.); in quanto l’INPS si limita ad accertare l’invalidità senza determinare la percentuale.
La domanda deve essere corredata di verbale di accertamento sanitario rilasciato dalle competenti commissioni mediche ASL per l’accertamento delle invalidità.
I lavoratori che prestano assistenza a familiari o affini, entro il terzo grado, con handicap grave hanno diritto al versamento della contribuzione figurativa.
I lavoratori che fruiscono dei cosiddetti permessi legge 104 o del congedo straordinario hanno diritto ai contributi figurativi.
Il genitore che si occupi del proprio figlio, o i fratelli conviventi che si occupino del proprio fratello (nel caso in cui i genitori siano impossibilitati), possono ottenere un congedo della durata massima di due anni nell’arco della vita lavorativa per assistere il portatore di handicap grave. La contribuzione figurativa è corrisposta entro un importo massimo rivalutato annualmente.
Per ottenere l’accredito bisogna presentare domanda alla sede INPS, allegando la documentazione che attesta che il lavoratore presta assistenza, con carattere di esclusività e continuità, a un familiare, parente o affine portatore di handicap grave, anche non convivente.
Come calcolare il periodo di versamento?
Il valore dei contributi da accreditare al lavoratore, di norma, si ottiene prendendo in considerazione la media delle retribuzioni percepite nello stesso anno solare in cui si collocano i periodi di interruzione o riduzione dell’attività. Se nell’anno solare non risultano retribuzioni, il valore è calcolato sulle retribuzioni dell’anno precedente. Ad ogni modo c’è la possibilità di chiedere maggiori informazioni ad un patronato.
Esempio: Se il lavoratore ha diritto all’accredito di contribuzione figurativa dal 1° ottobre al 20 ottobre, il valore da accreditare sarà determinato dalla media delle retribuzioni percepite dal 1° gennaio al 30 settembre dello stesso anno.