Invalidità civile: le agevolazioni in base alla percentuale

I pazienti SLA, dopo aver ottenuto il riconoscimento di invalidità civile, hanno diritto ad una serie di diritti e benefici, in base alla percentuale assegnata.

Le percentuali di invalidità civile corrispondono al grado di invalidità che viene attribuito a ciascun soggetto. Si tiene conto delle malattie e menomazioni permanenti e croniche, di natura fisica, psichica o intellettiva, che riducono la capacità lavorativa della persona. Il grado di invalidità è determinato dalle tabelle delle percentuali d’invalidità per le minorazioni e malattie invalidanti approvate con decreto del Ministro della Sanità del 5 febbraio 1992. L’invalidità può essere:

  • temporanea: quando la perdita della capacità lavorativa è limitata a un periodo di tempo circoscritto. In questo caso, il lavoratore ottiene un’indennità per infortunio dall’INAIL;
  • permanente: quando la capacità lavorativa viene persa in modo irrecuperabile. In questo caso, anche se non si appartiene alla categoria dei lavoratori, si può procedere con la presentazione della domanda di riconoscimento dell’invalidità civile.

Non rientrano tra gli invalidi civili gli invalidi di guerra; gli invalidi del lavoro (lavoratori privati) e gli invalidi per servizio (dipendenti pubblici e le categorie assimilate).

Benefici per l’invalidità fino al 66%

L’invalidità è riconosciuta a partire dal 33%. Al di sotto di questa soglia il soggetto sarà dichiarato “non invalido” e non avrà diritto a nessuna agevolazione. Sul verbale sarà riportata la dicitura “assenza di patologia o con una riduzione delle capacità inferiore ad 1/3”. Il punteggio necessario per avere diritto alla legge 104 è il riconoscimento di una percentuale di invalidità superiore al 33,33%.

Oltre a tutti i punti precedenti per i soggetti con una percentuale dal 34% al 66% sono previste anche:

  • dal 34%: concessione gratuita di ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale. Le concessione di ausili e protesi è subordinata alle patologie indicate nel verbale di invalidità.
  • dal 46%: il punto precedente e l’iscrizione nelle liste speciali dei Centri per l’Impiego per l’assunzione agevolata (collocamento mirato);
  • dal 50%: i punti precedenti e il congedo straordinario per cure, se previsto dal CCNL;
  • dal 60%: si aggiunge a quelli sopra la possibilità per chi lavora di essere incluso nella quota di riserva delle categorie protette;
  • dal 66%: a tutti precedenti punti, si aggiungono l’esenzione del pagamento delle tasse universitarie.

Dal 66,6 % di invalidità si ha diritto all’esenzione del ticket e all’erogazione dell’assegno mensile

Gli invalidi con percentuale dal 66, 6% hanno diritto all’esenzione dal pagamento del ticket sanitario  per visite specialistiche, esami ematochimici e diagnostica strumentale. Resta da pagare la quota fissa per la ricetta. Consigliamo di rivolgersi alla propria Asl competente in quanto ogni Regione può avere casi particolari di esenzione.

Fino al 73% di invalidità (e ISEE pari o inferiore a euro 16.000), oltre a tutti i punti precedenti, si ha diritto anche alla tessera regionale di libera circolazione, con tariffa agevolata. Inoltre si ha l’esonero dal rispetto delle fasce di reperibilità riguardo le visite fiscali durante il periodo di malattia.

I soggetti con invalidità superiore dal 74% al 99%, se hanno un’età compresa tra 18 e 65 anni, oltre a tutti i punti precedenti, hanno diritto all’erogazione dell’assegno mensile (se privi di impiego, nel rispetto dei limiti di reddito per usufruirne) e anche alla possibilità di richiedere l’ape sociale. Per chi supera i 65 anni d’età è previsto l’assegno sociale dell’INPS. Tutti hanno diritto a 2 mesi di contributi figurativi (fino al raggiungimento della soglia massima pari a 60 mesi) per ogni anno di servizio.

Percentuale al 100%: tra pensione di inabilità e indennità di accompagnamento

Gli invalidi con percentuale al 100% si distinguono in due categorie:

1. invalidi con totale e permanente inabilità lavorativa:

  • oltre ai punti precedenti, escluso l’assegno mensile, hanno diritto all’esenzione totale dal pagamento ticket per prestazioni sanitarie e per l’acquisto di farmaci; all’erogazione della pensione di inabilità nel rispetto dei limiti reddituali (qui importi pensioni invalidità 2024)

2. gli invalidi con totale e permanente inabilità lavorativa, impossibilitati a deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore, oppure con necessità di assistenza continua (non essendo in grado di svolgere gli atti quotidiani della vita):

  • hanno diritto, oltre a tutti i punti di cui sopra, all’indennità di accompagnamento. Infatti, il medico certificatore, in fase di richiesta può specificare che venga valutata la non autonomia nella deambulazione o la necessità di assistenza per lo svolgimento degli atti di vita quotidiana. Indipendentemente dall’età e dai redditi posseduti, viene sospeso durante i periodi di ricovero gratuito in istituto. È garantito anche il diritto alla fornitura gratuita di ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale. Inoltre è previsto anche il collocamento obbligatorio se presente capacità lavorativa residua. Da ultimo, ma non di meno importanza, sono riconosciute anche l’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria (esclusa la quota fissa) e la tessera di libera circolazione gratuita.
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