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Terapia del dolore

Abbiamo parlato con la Dott.ssa Donatella Bosco, responsabile della terapia del dolore presso l’Ospedale di Pescara, di terapia del dolore e delle sue applicazioni possibili nei pazienti malati di Sla.

Cos’è la terapia del dolore e come si accede alla prima visita?

Si tratta di una serie di interventi, sia di tipo psicologico che fisioterapico, che si applicano ai pazienti affetti da sindromi dolorose acute o croniche. Si accede alla prima visita tramite richiesta del medico curante o specialista, con prenotazione tramite CUP. Presso l’ospedale di Pescara, spiega la dottoressa Bosco, ci sono visite programmabili, urgenti o brevi. Si fanno delle valutazioni iniziali per capire che tipo di dolore trattare, se sia derivante da una patologia conosciuta o se si tratta di dolori primitivi. Si può trattare anche di dolore cronico e in ogni caso si fanno dei trattamenti specifici. La durata del percorso varia a seconda della sindrome in questione. Per i pazienti con problemi cronici si parla di una vera e propria presa in carico e si va dai 3 ai 6 mesi, in base alla risposta che dà il paziente.

Quali farmaci si somministrano?

I farmaci usati sono di tipo oppioide, adiuvanti o  cannabinoidi, che vanno a supportare gli oppioidi. Lo svantaggio dei farmaci cannabinoidi è che sono molto tollerati dai pazienti e quindi si deve aumentare la terapia e questo ha delle controindicazioni. La dottoressa Bosco ha spiegato in maniera dettagliata le differenze tra i farmaci usati pertanto ti consigliamo di ascoltare l’intervento nel nostro canale YouTub cliccando qui. In conclusione, la dottoressa Bosco, ha spiegato le applicazioni della terapia del dolore nei pazienti Sla. Essi presentano un dolore di tipo neuropatico, dipendente dalla degenerazione dei nervi, oppure di tipo somatico, legato alle posture obbligate. Si fa terapia con cannabis terapeutica, che può essere dosata in base alle necessità del paziente. Non si potrà mai raggiungere dolore zero, l’obiettivo è migliorare la qualità di vita dei pazienti. Se invece vuoi saperne di più su altre sperimentazioni in Italia clicca qui.

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