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La SLA di Adalgisa

La SLA di Adalgisa | Iniziamo un nuovo viaggio nel quale andremo a trovare i nostri pazienti direttamente nelle loro case. Vi mostreremo come vivono la SLA giorno per giorno, con le loro emozioni e le loro speranze. Oggi andiamo da Adalgisa, nella sua casa a Pescara Colli. 

La SLA di Adalgisa 

Appena entrati in casa di Adalgisa vediamo subito un montascale acquistato privatamente nel 2019, ad un anno dalla diagnosi. Uno strumento costoso, che è stato usato pochissimo a causa dello sviluppo aggressivo della malattia. Difatti nell’Ottobre 2020 Adalgisa si è sottoposta all’intervento di tracheostomia, a seguito di una crisi respiratoria. Saliamo poi in camera sua, dove la troviamo allettata e munita di puntatore oculare. È proprio grazie a questo ausilio che riesce a raccontarci la sua storia. La diagnosi che distrugge l’ambiente familiare, i primi sintomi, l’intervento di tracheo. Ma anche l’amore dei propri cari, il supporto degli amici, la voglia di non voler rinunciare ad un dono così prezioso come la vita. 

Parliamo con la figlia Giulia

Giulia si trova in congedo straordinario da un anno e mezzo; un periodo che però finirà questo Ottobre. Per prendersi cura di una persona con la SLA bisogna stare a casa H24, e dunque diventa impossibile avere una vita lavorativa. Bisogna essere costantemente vigili per poter intervenire nel caso in cui si verifichi una crisi respiratoria. Tramite i soldi che Adalgisa riceve Giulia è in grado di pagare una badante, ma il problema è quello di trovare una persona che accetti una condizione così difficile. Più di 50 badanti si sono susseguite a casa di Adalgisa, ed alcune di loro hanno rifiutato il lavoro alla sola vista di tubi e macchinari vari.

Questa è solo una delle tante storie che vi racconteremo nelle prossime settimane. Vi invitiamo caldamente ad ascoltare le parole di Adalgisa e Giulia tramite il video sul nostro canale YouTube cliccando qui. In ogni caso è disponibile anche il podcast sul sito di Radio ISAV.

La settimana scorsa vi abbiamo riproposto l’evento tenutosi in occasione del compleanno di Maurizio Cotellessa, un caro amico scomparso a causa della SLA. Per recuperarlo clicca qui.

 

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