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Il ruolo dell’OSS nelle famiglie SLA

Abbiamo approfondito con Adele Rossi e Serena Ferrante il ruolo dell’OSS, soprattutto nelle famiglie SLA. Inoltre abbiamo parlato delle loro esperienze durante il periodo in cui hanno lavorato con ISAV grazie al progetto “ISAV – la persona al centro”. 

Qual è stato il ruolo dell’OSS nelle famiglie SLA?

Serena Ferrante e Adele Rossi sono due operatrici socio-sanitarie che sono state assunte per sette mesi grazie al progetto “ISAV – la persona al centro“. Insieme alloro abbiamo approfondito il ruolo dell’OSS nelle famiglie SLA. Sia Adele che Serena concordando nel dire che la SLA non è una malattia che colpisce solo il malato, ma coinvolge tutto il resto della famiglia. Infatti questa malattia richiede assistenza continua. I pazienti SLA non possono essere lasciati mai da soli. Nelle framiglie SLA l’OSS non deve solo prestare le cure necessarie ai pazienti, ma deve essere anche un sostegno ai famigliari. Il ruolo dell’OSS nelle famiglie SLA è importantissimo, in quanto permettono ai pazienti di ricevere le cure necessarie, ma soprattutto permettono ai famigliari di avere un supporto nella gestione di questa patologia così impattante.

Quanto si sono sentite utili?

Entrambe le OSS non avevano mai avuto esperienze dirette con la SLA prima di intraprendere questa avventura con ISAV. Le due operatrici socio-sanitarie affermano che questa esperienza gli ha permesso di crescere sia sotto l’aspetto professionale, gestendo le difficoltà a cui vanno incontro i pazienti SLA, sia sotto l’aspetto umano, allenando l’empatia. Dalle parole delle due donne coinvolte in questo progetto emerge che essere un buon operatore socio-sanitario non significa solo “saper fare” ma soprattutto ” saper essere“. Ti consigliamo di riascoltare le parole di Serena e Adele nel podcast sul nostro canale YouTube Radio ISAV, nella playlist Mondo SLA, cliccando qui. Un’altra figura molto importante per le famiglie SLA è quella dell’assistente sociale, di cui abbiamo parlato con la Dott.ssa Luisa Annese e puoi rileggerlo cliccando qui.

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